INCIPIT: "Il motivo per cui Weetzie Bat odiava la scuola era che lì nessuno capiva. Non si rendevano neanche conto di dove vivevano. Non gli importava di avere le impronte di Marilyn praticamente in giardino davanti al Graumann, di poter comperare tomahawk e palme di plastica portamonete al Farmer Market, le più strepitose ed economiche quesadillas fagioli e formaggio, gli hot dog e i burritos di pastrami da Oki Dogs; non gli importava che le cameriere andassero sui pattini nel futuristico Tiny Naylor, che ci fosse una fontana di bibite esotiche di tutti i colori e un canyon dove avevano vissuto Jim Morrison e Houdini, e poi i knishes di patate da Canter aperto tutta la notte e, poco più in là, Venice, con le sue colonne e persino i canali, come la Venezia vera ma forse ancora più incredibile per via dei surfisti. Non importava a nessuno. Tranne che a Dirk."
TRAMA: Weetzie Bat è una ragazza con i capelli colorati, un giubbotto nero da motociclista e pizzi e gonne da riot girl, vive a Los Angeles e cerca l'amore perfetto. Non nella città che conosciamo, almeno non esattamente, ma in una landa fatata dove tutto è possibile, dove si sposano luci e ombre, oscurità e splendore. Assieme ai suoi amici, Weetzie parte per trovare il fidanzato e la vita dei suoi sogni, tra tentazioni e pericoli terreni e ultraterreni, fate e tossici e spacciatori e vampiri e rockstar e geni e fantasmi, piacere e dolore e tenerezza, zucchero filato e rasoi. Allacciate e intimamente unite alla sua, le vicende di altri personaggi indimenticabili, dalla ribelle Babystrega all'insicura Cherokee, dal punkettaro Dirk al surfista Duck (senza tralasciare l'incredibile Cane Ganzo), in una prova di realismo magico che ricorda "una Isabel Allende post punk, una J.K. Rowling più adulta e scafata, cresciuta alla corte dei Sex Pistols invece che sotto l'ala protettrice di Tolkien".
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